Internet of Things: cos’è e perché cambierà il modo in cui viviamo (la casa)

Internet of Things: cos’è e perché cambierà il modo in cui viviamo (la casa)

Digitalizzazione, dispositivi connessi, automatizzazione, intelligenza artificiale.

Tutti questi termini, un tempo semi-sconosciuti, sono diventati negli ultimi anni sempre più di uso comune perché legati a oggetti di vita domestica di ogni giorno.

 

Tutto questo è una piccola parte di un grande universo che prende il nome di IoT, Internet of Things (ossia l’internet delle cose) – una tecnologia che si basa sulla comunicazione in rete per permettere l’interazione tra gli oggetti.

 

In questo articolo lo esploreremo dalla nascita fino ai motivi per i quali sta già rivoluzionando e rivoluzionerà sempre più il modo in cui viviamo la casa!

 

Cos’è l’IoT?

 

Con IoT si indica l’estensione di Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti. Una grande rete in cui dispositivi, apparecchiature, elettrodomestici e altro sono capaci di dialogare tra di loro e con noi.

 

Il concetto è stato introdotto per la prima volta dal gruppo di ricerca Auto-ID Center, ma applicato concretamente solo nel 1982 dai ricercatori della Carnegie Mellon University, che integrarono dei sensori e una connessione in rete a un distributore di bibite.

 

Nel 1994, in un articolo sulla rivista tecnica dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers, si parlò per la prima volta della possibilità di integrare in rete oggetti, controllare elettrodomestici per la casa e utilizzare sistemi di monitoraggio dei consumi attraverso apparecchi e infrastrutture.

Internet of things

Perché l’Internet of Things è una rivoluzione

L’Internet of Things rappresenta un cambiamento epocale, per 3 motivi:

  • Collegare e dialogare con gli oggetti attraverso internet è un’evoluzione dell’uso stesso della rete. Gli oggetti diventano riconoscibili e “intelligenti” perché capaci di comunicare dei dati su loro stessi (i famosi big data). Acquisiscono un ruolo attivo e partecipano alla vita quotidiana. Pensate a una sveglia che suona in anticipo in caso di traffico nel tragitto casa-lavoro oppure al frigorifero che comunica i prodotti in scadenza!
  • È replicabile. L’IoT ha meccanismi e procedure che sono applicabili a molti settori diversi. Dispositivi, apparecchiature e macchine sono tutti oggetti che potenzialmente possono essere connessi in rete diventando “smart objects”.
  • Modifica radicalmente stili di vita e abitudini di lavoro consolidati negli anni.

In quali campi si usa l’IOT

Attualmente l’Internet of Things si applica principalmente a tre settori:

  • smart home,
  • domotica,
  • automotive

La smart home è la cosiddetta casa intelligente all’interno della quale tutti gli oggetti utilizzano la connessione internet e sono dunque indipendenti, connessi al Wi-Fi di casa e controllabili con le App dedicate.

 

La domotica invece comprende tutti i sistemi e i dispositivi che permettono di migliorare il comfort e l’efficienza della casa attraverso funzionalità integrate e cablate nell’impianto elettrico. In questo caso i dispositivi sono inseriti in un impianto integrato gestibile da una sola App oppure da un unico display touch screen.

 

Infine, l’automotive e cioè il settore automobilistico, che punta su sicurezza e comfort di guida. Pensiamo alla connessione dell’auto con lo smartphone e la possibilità di gestire tutto tramite una app; il monitoraggio del guidatore; la manutenzione dell’auto e così via.

 

Ma le applicazioni dell’IoT sono in continua evoluzione, per cui non sarà difficile aspettarsi novità in altri settori, come quello biomedicale, la zootecnia e lo smart agrifood. 

Oggetti connessi

Gli oggetti connessi

 

Quali sono oggi i principali oggetti messi in rete?

 

Grazie ai sensori IoT sono disponibili tanti dispositivi di sicurezza e monitoraggio (videosorveglianza, rilevatori di temperatura, termostati, sensori di movimento, di riscaldamento) che consentono di raccogliere i Big Data, ossia tutti quei dati da analizzare ed elaborare al fine di produrre la conoscenza necessaria per reagire e prendere decisioni.

 

Ci sono poi tutti quegli oggetti che riguardano l’ambito dei wearable, ossia quelli che possiamo indossare e che ci permettono di essere sempre connessi: orologi (o smartwatch) che ci ricordano gli appuntamenti e le scadenze e attraverso cui possiamo mandare messaggi o chiamare.

 

Pensiamo alla televisione collegata al cellulare, che diventa smart tv e con cui possiamo “dialogare”, comandandola a distanza tramite smartphone.

 

E ancora i preziosi assistenti vocali che possiamo chiamare per nome e a cui possiamo chiedere informazioni o azioni (metti la musica, accendi la tv, che tempo fa oggi?).

 

Gli oggetti connessi possono essere tantissimi: sensori per il fitness, automobili, radio, impianti di climatizzazione, ma anche lampadine, telecamere e qualsiasi dispositivo elettronico dotato di software che permetta di scambiare dati con altri oggetti connessi.

 

Come sfruttare l’Internet of Things in casa

Avere una casa intelligente significa avere una vita più semplice.

 

È questo in fondo l’obiettivo primario degli oggetti connessi: semplificare la vita automatizzando processi o mettendo a disposizione di tutti informazioni che prima non potevano essere raccolte.

 

Basta quindi una connessione Wi-Fi e tutto diventa “intelligente”! Non resta che utilizzare questa intelligenza nel modo giusto e a nostro favore.

 

Qualche esempio?

In casa sono utilissimi i termostati intelligenti, in grado di imparare orari ed esigenze e di scegliere la temperatura adatta per ogni momento ma anche di essere comandanti a distanza tramite uno smartphone. Un “giochetto” capace di far risparmiare fino al 20% di energia oltre che farci trovare la casa fresca o calda (a seconda della stagione) al punto giusto e quando serve.

 

E per la nostra sicurezza? Con l’IoT ci abbiamo dispositivi come videocitofoni e sistemi di controllo per monitorare anche l’esterno della casa.

 

E pensiamo anche un po’ al divertimento! Non sarebbe bello poter comandare l’impianto stereo di casa direttamente dal proprio telefono? Oppure decidere di chiudere le tapparelle per vedere un film, direttamente dal divano, senza alzarsi?

 

Oggi esiste un enorme potenziale di diffusione in termini di connessioni tra oggetti e per sfruttare al meglio l’IoT in casa è importante pensare in maniera mirata all’installazione degli oggetti fino all’utilizzo dei servizi più evoluti che puntano al risparmio e che consentono di dare valore alla casa connessa.

 

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