Diagnosi energetica: cos’è e cosa sapere

Diagnosi energetica: cos’è e cosa sapere

Impiegato soprattutto per le imprese e gli edifici di grandi dimensioni, in alcuni casi può essere utile anche per le case private e dei condomini.

Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla diagnosi energetica e sulla sua utilità.

 

Cos’è la diagnosi energetica

La diagnosi energetica, o audit energetico, è uno strumento che viene utilizzato per conoscere il consumo energetico di un edificio.

 

È una procedura che può essere applicata a qualsiasi tipo di edificio, sia di grandi, sia di piccole dimensioni.

 

Si tratta di un’analisi piuttosto complessa, utilizzata per valutare il consumo energetico di un edificio e trovare i modi migliori per ridurlo, migliorandone così l’efficienza energetica.

 

A differenza della certificazione energetica (APE), che si basa su un’analisi standardizzata delle caratteristiche costruttive di un edificio, la diagnosi energetica è un esame più approfondito, che tiene conto della tipologia e della quantità dei consumi e dell’attività che si svolge all’interno dell’immobile preso in esame.

Diagnosi energetica: cos’è e cosa sapere

Come si fa una diagnosi energetica?

La diagnosi energetica deve essere realizzata da un tecnico appositamente formato, che si occuperà di:

  • analizzare i dati storici di consumo e i costi sostenuti;
  • raccogliere, monitorare ed elaborare i dati di consumo energetici attuali;
  • analizzare come viene impiegata l’energia (non solo elettrica, ma anche l’energia termica e il consumo di acqua), quale uso ne viene fatto dagli occupanti dell’edificio e quali sono i punti di dispersione della stessa;
  • effettuare un’analisi strutturale dell’immobile preso in esame;
  • individuare gli interventi utili a ridurre i consumi e migliorare l’efficienza energetica dell’edificio.
Diagnosi energetica

Chi deve farla?

Secondo quanto stabilito dalla normativa (decreto legislativo 102/2014), sono obbligate a fare la diagnosi energetica le grandi imprese e le imprese energivore (cioè quelle imprese che consumano grandi quantità di energia).

 

Per quanto riguarda gli edifici residenziali, il Decreto Requisiti Minimi stabilisce che si ha l’obbligo di effettuare la diagnosi energetica nel momento in cui si installano impianti termici che abbiano una potenza nominale maggiore di 100 kWh.

 

Vantaggi della diagnosi energetica

 

La diagnosi energetica comporta diversi vantaggi per chi decide di servirsene. Uno dei maggiori è sicuramente la riduzione dei consumi di almeno il 5% e fino a un massimo del 15%.

 

Grazie all’analisi delle abitudini di consumo, infatti, si possono ridurre i comportamenti sbagliati che ci portano a consumare di più.

 

Altri vantaggi che derivano dalla diagnosi energetica sono:

  • l’individuazione degli interventi più efficaci per ridurre il consumo energetico e rendere più efficiente l’edificio;
  • il miglioramento della classe energetica dell’immobile sottoposto alla diagnosi energetica;
  • la possibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla legge nel caso in cui venga consigliato di installare un nuovo impianto.
Vantaggi diagnosi energetica

Quali interventi possono migliorare l’efficienza energetica di un immobile?

Tra gli interventi che vengono suggeriti per ottenere un miglioramento dell’efficienza energetica di un immobile, e abbattere così i consumi di energia e le spese sostenute ci sono:

 

Sostituzione del cappotto termico

Spesso, tra le cause che comportano un aumento dei consumi di energia, c’è la scarsa o errata coibentazione dell’edificio.

 

Per questo, in alcuni casi, può essere utile sostituire il cappotto termico, così da limitare la dispersione di calore e ridurre i consumi.

 

Installazione di un impianto fotovoltaico

L’installazione di pannelli solari permette di produrre da sé una parte dell’energia consumata, rendendo così più leggere le bollette.

 

Sostituzione dell’impianto termico

Spesso gli edifici sono dotati di impianti termici obsoleti e poco efficienti, che offrono prestazioni scarse a fronte di consumi elevati.

 

L’installazione di un impianto termico di ultima generazione, come ad esempio una caldaia a condensazione, consente di ridurre il consumo di energia e ottenere prestazioni migliori.

 

Installazione di un impianto domotico

Un impianto di domotica cablato consente di collegare l’impianto elettrico di casa ad un’unica centralina, e rendere così la propria casa un’abitazione smart.

 

Tra i vantaggi che comporta l’installazione di un impianto di questo tipo ci sono, innanzitutto, la semplificazione della quotidianità delle persone e il comfort che deriva dal poter controllare la maggior parte dei dispositivi presenti in casa da remoto.

 

 

comandi da smartphone

Grazie alla domotica è infatti possibile predisporre degli scenari che permettano di accendere e spegnere le luci e il riscaldamento, di far aprire e chiudere le tapparelle e di rispondere al videocitofono anche quando non si è in casa.

 

Un altro grande vantaggio che deriva dall’adozione di un impianto domotico è il maggior controllo dei consumi.

 

Grazie alle prese e agli interruttori connessi si può analizzare in tempo reale quanta energia elettrica si sta consumando, si possono spegnere le luci o il riscaldamento se ci si è scordati di spegnerli prima di uscire, si può impostare l’accensione e lo spegnimento di luci e termosifoni ad orari precisi, così da utilizzare l’energia solo quando serve.

Lasciati ispirare. Scopri anche:

MyHOME_Up: Domotica è sinonimo di risparmio
MyHOME_Up: Domotica è sinonimo di risparmio
Con MyHOME_Up puoi individuare un malfunzionamento o un'abitudine errata. Il sistema domotico permette di avere tutto sotto controllo ed evitare sprechi di energia grazie all'identificazione di un profilo di consumo. Questo è un passo fondamentale per usare solo l'energia necessaria.
Leggi di più