Cappotto termico, cos’è e cosa sapere sull’intervento “trainante” del superbonus 110%

Cappotto termico, cos’è e cosa sapere sull’intervento “trainante” del superbonus 110%

Realizzare un cappotto termico per la tua abitazione ti permette di evitare le dispersioni di calore e ridurre i consumi. E, di conseguenza, anche le spese per il riscaldamento e l’energia elettrica.

 

Grazie alle agevolazioni fiscali introdotte dal decreto rilancio, la realizzazione di un nuovo cappotto termico per la tua casa ti permetterà anche di ottenere una detrazione IRPEF pari al 110%.

 

Cosa devi fare per ottenerla?

Scoprilo leggendo la nostra guida dedicata a cappotto termico e Superbonus.

isolamento termico

Cos’è il cappotto termico?

Il cappotto termico, o isolamento a cappotto, è un intervento che viene eseguito sull’involucro degli edifici per limitare la dispersione di calore causata da muri privi, del tutto o in parte, di isolamento termico e acustico.

 

Consiste nell’applicazione di diversi strati di materiale isolante alle pareti esterne o interne degli immobili.

 

L’aggiunta di uno o più strati isolanti alle superfici orizzontali e verticali di un edificio consente di:

  • ottimizzare le prestazioni energetiche;
  • ottenere un miglioramento del comfort abitativo;
  • ridurre i consumi energetici sia in inverno, sia in estate, quando si accendono i condizionatori per mantenere la casa più fresca;
  • ottenere un risparmio consistente sulle bollette di gas ed energia elettrica;
  • migliorare l’isolamento acustico;
  • aumentare la classe energetica e, di conseguenza, il valore dell’immobile.

Di cappotto termico ne esistono due tipologie: il cappotto termico interno e il cappotto termico esterno.

 

Cappotto termico interno

La realizzazione di un cappotto termico interno consiste nel disporre dei pannelli isolanti sulle pareti interne degli edifici.

 

Questa soluzione, solitamente, viene scelta quando ci si trova a intervenire in un ambiente urbano, dove non sempre è possibile eseguire il lavoro esternamente.

 

Più facile da realizzare e meno costoso del cappotto termico esterno, il cappotto termico interno richiede anche tempi più brevi di posa.

 

Tra i pochi svantaggi che comporta quest’intervento, c’è una riduzione, seppur minima, della metratura della casa e il fatto che alcune zone sono difficili da raggiungere.

cappotto termico interno

Cappotto termico esterno

Il cappotto termico esterno è un tipo di intervento che, solitamente, viene eseguito sulle case unifamiliari, specie se di piccole dimensioni. Spesso viene scelto anche per coibentare le pareti esterne dei condomini, se c’è spazio a sufficienza per intervenire.

 

In questo caso, il materiale isolante viene applicato all’esterno dell’edificio. Cosa che comporta diversi vantaggi:

  • migliore isolamento termico, sia in estate, sia in inverno;
  • protezione delle pareti esterne da crepe e muffe.

Tra gli svantaggi di questo tipo di intervento ci sono i costi più elevati e un maggior tempo di realizzazione.

cappotto termico esterno

Tipologie di materiali e di isolamenti

Per realizzare un cappotto termico vengono impiegati sia materiali sintetici, sia materiali di origine naturale.

 

I materiali sintetici (polistirene espanso o estruso, PVC) hanno un costo più basso rispetto a quelli naturali e garantiscono un buon isolamento dal caldo e dal freddo.

 

I materiali naturali (pannelli in fibra di vetro, legno, sughero, lana di roccia), invece, sono decisamente più costosi, ma offrono anche prestazioni migliori, in quanto garantiscono un ottimo livello di isolamento non solo dagli sbalzi termici, ma anche dall’inquinamento acustico.

 

Come si realizza il cappotto termico?

Una volta che si è deciso se eseguire un cappotto termico esterno o interno e che si è scelto il materiale più adatto, inizia il lavoro di applicazione dei pannelli isolanti.

 

I pannelli vengono attaccati alla superficie da isolare con colla e tasselli e vengono poi ricoperti da un rivestimento.

 

La realizzazione del cappotto termico è un intervento piuttosto complesso, che può richiedere anche un tempo piuttosto lungo per essere terminato. Tutto dipende dalle dimensioni della superficie da isolare e dalle sue condizioni iniziali.

materiali isolamento termico

Cappotto termico e superbonus 110%

Il cappotto termico è uno dei cosiddetti “interventi trainanti” del Superbonus al 110%, introdotto dal Decreto Rilancio (Decreto Legge n°34 del 19 maggio 2020).

 

Ciò significa che, per ottenere la maxi-detrazione fiscale del 110% si deve eseguire su un edificio già esistente o su un appartamento almeno uno degli interventi di riqualificazione energetica indicati come trainanti.

 

L’articolo 119 del Decreto Rilancio stabilisce che l’incentivo del 110% spetti nel caso in cui gli interventi di efficientamento energetico di un edificio comportino l’aumento di almeno 2 classi energetiche o il conseguimento della classe ambientale più alta.

 

Un altro dei requisiti richiesti è che i materiali impiegati per effettuare rispettino i criteri ambientali minimi. Devono, cioè, essere realizzati con una determinata percentuale di materiale riciclato e non devono superare determinate soglie di emissione di sostanze pericolose.

 

Per quanto riguarda il cappotto termico, in particolare, il comma 1 dell’articolo 119 stabilisce che: «Sono agevolati gli interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo, o dell’unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno».

 

A questi interventi possono esserne abbinati altri non trainanti, sempre utili per migliorare l’efficientamento energetico di un edificio, come l’installazione di un impianto domotico, che rientra nell’Ecobonus e che dà diritto a una detrazione del 65% se non eseguito in concomitanza di un intervento trainante.

 

Detrazione IRPEF o sconto in fattura?

Secondo la normativa, il contribuente può scegliere se detrarre dalla dichiarazione dei redditi l’importo spettante dall’applicazione dell’aliquota al 110%, suddividendolo in 5 rate di pari importo da spalmare su più anni, oppure convertirlo in uno sconto in fattura.  

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